Quando
si parla delle ragioni del referendum per Terni nel Lazio, è doveroso ricordare
una delle tante ingiustizie perpetrate da questa Regione: la vergogna della
Tassa Tevere-Nera, pagata a Terni, ma non a Perugia.
Per
anni il sottoscritto ed altri avvocati del Foro di Terni hanno tentato invano
di rappresentare innanzi alle commissioni tributarie, sia provinciale che
regionale, i diritti di tanti cittadini ternani, destinatari di un odioso
balzello, iniquamente preteso dal Consorzio di bonifica di cui si chiede oggi
la sospensione d’autorità da parte del Consiglio Comunale di Terni. Finalmente!
Migliaia
di ricorsi sono stati intanto respinti dalla commissione provinciale di terni,
la cui pronuncia è stata successivamente confermata in sede di appello dalla
commissione regionale di Perugia.
Tali
evenienze hanno mutato un consolidato orientamento giurisprudenziale che, fino
ad allora, aveva riconosciuto come legittime le doglianze avanzate dai
contribuenti ternani.
La
Tassa Tevere-Nera è peraltro soltanto uno dei motivi di critica mossi dal
referendum popolare: la politica locale, per anni in gran parte sonnecchiosa
quando non consenziente, finalmente si è accorta dell’ingiustizia. E allora ben
vengano 1, 10, 100 referendum!
Il Comitato promotore del referendum
Avv. Marco Sansoni - portavoce
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