A poco più di un mese dall’avvio della raccolta firme, il
Comitato referendario per Terni con il Lazio ha raggiunto la prima fondamentale
tappa del percorso previsto dalla normativa: 2.500 cittadini hanno già deciso che debbano essere i ternani e non
altri a stabilire la propria collocazione territoriale.
Con la fine ormai prossima della Provincia di Terni e dopo
40 anni di sperequata gestione regionale, Terni rialza la testa per decidere se
allearsi con la nuova Provincia della Tuscia e della Sabina o se rimanere
dentro a un assetto istituzionale dagli evidenti limiti economico-finanziari.
Il Comitato referendario è assai soddisfatto della
risposta della comunità locale, avvenuta senza indugi pur in un contesto
climatico ostile e in un mese non certo ideale per tali iniziative.
Per Terni una prova d’orgoglio e uno scatto identitario
che stanno consentendo anche una riflessione aperta sull’esperienza
regionalistica umbra e, in particolare, sui riflessi fin qui registrati per la Conca ai più vari livelli.
Il Comitato referendario ora proseguirà il lavoro,
ottenendo un numero aggiuntivo di adesioni, necessario al fine di mettere in
sicurezza la soglia delle 2.500 firme.
Occorre infine sentitamente ringraziare le forze civiche e
politiche, produttive, sindacali, i singoli cittadini che, trasversalmente, fanno
acquisire a Terni un importante risultato: la
possibilità di decidere autonomamente del proprio destino, senza più decisioni prese
sopra la testa della comunità. Per una città delle nostre dimensioni si
tratta della prima volta in Italia.
Avv. Marco Sansoni
Portavoce del Comitato promotore
“Terni con Perugia o con Roma? Referendum”
Terni, 30 agosto 2012