In
anticipo di una settimana rispetto al previsto, mercoledì prossimo, 12 settembre, alle ore 10, il Comitato
promotore del referendum si ritroverà sotto Palazzo Spada per consegnare le
2500 firme richieste dalla normativa, dando modo ai cittadini di esprimersi su
questi 40 anni di regionalismo umbro.
E’
la rottura di un taboo storico, quello che impediva di poter parlare della
marginalizzazione pluridecennale sofferta da Terni per via del cannibalismo
amministrativo dell’ipertrofico centro di spesa di Perugia, con dinamiche di
subalternità sempre più manifeste, specie dopo che sarà stata soppressa la
nostra Provincia.
A
dispetto delle forti iniziative civiche in corso, il saccheggio però continua
con la sfacciataggine di voler concentrare su Foligno (già sede della ASL 3)
anche la ASL 4 –la sola sede legale, si dice, come se la manovra non fosse
prodromo di ben altro.
Il Comitato promotore ricorda al presidente
della Regione Umbria che c’è un referendum territoriale da indire, fondato
proprio su iniquità come queste. Il Comitato diffida altresì l’Ente dal
perseverare in un simile diabolico progetto di spoliazione, ormai
pienamente alla luce. Ormai scoperto.
Così,
non potendo ovviamente toglierci l’Azienda Ospedaliera, che produce ricavi per
circa 140 milioni di euro e che comunque in questi anni ha avuto solo le
briciole delle risorse regionali, destinate sempre altrove, ci sottraggono
l’Azienda Sanitaria Locale, che fattura circa 450 milioni, tre volte i numeri
dell’Azienda Ospedaliera cittadina. E ci portano via l’Azienda Sanitaria per
consegnarla a un territorio, quello di Foligno, che con la propria ASL già
registrava ricavi per centinaia di milioni, concentrando dunque sulla capitale della Quintana un polo sanitario
capace di numeri vicini al miliardo di euro. Ecco la riprova di come
si impoverisce Terni.
Siamo certi che almeno i consiglieri
regionali di Terni, di tutti i partiti, lotteranno da domani ancor più
convintamente per scongiurare l’ennesima discriminazione territoriale, foriera
di nuove gravi difficoltà per la Conca.
Come che sia, per tutti coloro che hanno avuto l’ardire di quest’ultima offesa contro
la città dell’acciaio, ribadiamo: non
prevalebunt!
Andrea
Liberati
presidente
Comitato promotore
Terni,
9 settembre 2012
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